OMELIA III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Anno B 
LETTURE: Gio 3,1-5.10; Sal 24; 1 Cor 7,29-31; Mc 1,14-20

 

«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Anche oggi una nuova manifestazione di Cristo Gesù al popolo Ebraico: “credete al Vangelo”.

L’evangelista Marco inizia la Sua testimonianza proprio con un versetto che esplicita con chiarezza chi è questo “Vangelo”. Non un libro, non una predicazione speciale… ma “Gesù Cristo, Figlio di Dio Salvatore”. Egli è il “Vangelo”, Egli è “il fatto strepitoso che porta gioia”.  Davanti a questa irruzione nel mondo l’uomo è chiamato a “convertirsi e a credervi” con quella decisione “subito” testimoniata dai primi chiamati.

Il tempo è compiuto, non è possibile aspettare … Ai Niniviti Dio aveva offerto un tempo di quaranta giorni per riflettere e per aderire alla predicazione di Giona, ad Israele una lunga storia d’amore sostenuta dalla legge e dai profeti, a noi una grande tradizione segnata dalle meraviglie del popolo cristiano, nonostante i suoi peccati e i suoi tradimenti.  San Paolo oggi con alcuni versetti tratti dalla lettera ai Corinzi spiega in modo meraviglioso il significato di questo “subito”. La chiesa ha sempre proposto ai suoi fedeli questa dimensione, usando la parola Verginità: Tutto ciò che ci è dato è “mezzo per … “ mai fine, disposti a lasciare tutto quanto, se ci viene chiesto, per aderire a quella vocazione Battesimale che è stata pensata sin dall’eternità per ciascuno di noi.

Come per i primi chiamati, Gesù continua a passare in mezzo a noi per  rinnovare il Suo invito. Coinvolgersi con Lui “subito”  rispondendo alle circostanze precise che ci pone avanti nella vita (credere … affidarsi …) è il modo concreto per “convertirsi”, realizzando così la nostra vocazione e come Lui, mettersi  in cammino per le strade del mondo al servizio del progetto del Padre.  (Da quei primi sino ad oggi, quanti uomini e donne si sono lasciati convincere, quante storie meravigliose, seminate per il mondo, ci stanno a confermare che dire “si” conviene.)

E’ una chiamata che accade normalmente durante le circostanze normali della vita. I primi stanno pescando, stavano lavorando … Anche oggi  Gesù passa per le strade normali della  della vita ….   Solo un cuore appassionato diventa capace di riconoscerlo e di ascoltare.  Di riconoscere che quanto sta capitando è “Vangelo”, un fatto strepitoso che porta grande gioia, per il quale lasciare tutto non è perdere qualcosa, ma “avere il centuplo quaggiù e poi la vita eterna.”

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