OMELIA III DOMENICA DI PASQUA

 

Anno A LETTURE: At 2,14a.22-33; Sal 15; 1 Pt 1,17-21; Lc 24,13-35

 

Nessun discepolo vide il fatto della resurrezione, ma tutti sperimentarono Cristo risorto in segni offerti alla loro libertà. Queste esperienze “costrinsero”, in un certo senso coloro che le incontravano, a riconoscere che Colui che era morto, Dio lo aveva resuscitato ed era in mezzo a loro vivo ed operante

Che hanno in comune questi segni per “costringere” a credere, a riconoscere che Il Cristo è Risorto? Se sappiamo leggerli, rimandano tutti ad una esperienza di pienezza, dove le attese più grandi del cuore di ognuno, trovano la loro risposta.

 

Maria, vede un uomo, lo confonde inizialmente con il giardiniere, ma appena sente pronunciare il suo nome, il cuore sussulta … , mai un uomo l’aveva chiamato così!, non è il solito modo con cui è solita sentirsi chiamare … c’è qui una diversità che non può non essere notata!

 

I discepoli, erano usciti a pescare, una pesca magra … ma vedono un uomo in lontananza che da loro indicazioni su dove e come gettare le reti … il risultato insperato non si fa attendere, il loro cuore si riempie di stupore e di gioia, s’accorgono che l’impossibile si è reso possibile, e Pietro si getta dalla barca per correre a ringraziare … ! Ma chi è quest’uomo: “è il Signore!”

Così l’episodio di oggi: due viandanti e un tale che si accompagna al loro cammino … che aiuta i loro dubbi a dipanarsi … che, alla fine, spezza il Pane … e ” Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».”

 

Quell’esperienza continua …. Coinvolgerà Paolo sulla via di Damasco, coinvolgerà i tanti che incontrarono la chiesa primitiva … “Allora coloro che accolsero la sua parola (quella di Pietro) furono battezzati e quel giorno furono aggiunte, alla comunità dei credenti, circa tremila persone.” .. e così, fino ad oggi. Quando un uomo che cerca, che ama la vita, che vive con serietà incontra qualcuno, incontra esperienze, che sanno prendere a cuore le sue domande e dentro una compagnia le portano a compimento …, quell’esperienza continua … (sarebbe interessante leggere la storia di come il cristianesimo si è diffuso, dei grandi uomini che aggregarono e continuano ad aggregare oggi attorno a sé milioni di persone, il cui contenuto è sempre una vita che affascina, che genera: Ordini religiosi, movimenti, aggregazioni laicali … )

 

Quando ti trovi spettatore imprevisto di qualcosa che fa sussultare il tuo cuore e lo apre ad una esperienza “che conviene” di cui neppure lontanamente ti sognavi …. È il Cristo risorto che vive nella sua chiesa, che continua a camminare accanto a te e che ancora appare, e chiede di riconoscerlo. E tu, che ne fai reale esperienza, ti senti cambiato e ti senti di gridarlo a tutti, a cominciare da chi ti è vicino, dai tuoi amici sino al mondo intero, come è accaduto ai discepoli di Emmaus, come accade ad ogni uomo che riconosce nella sua vita un dono inconsciamente atteso ma solo ora incontrato.

E’ vero! Il risorto ancora oggi appare ai suoi … Ma ancor oggi bisogna saperlo riconoscere nei segni che pone dentro e accanto alla nostra vita, e sapervi riconoscere in quegli avvenimenti, in quei volti, “una presenza dell’altro mondo in questo mondo”.

Questo è il lavoro della Pasqua: riconoscere i luoghi dove Egli, il Risorto, è con i suoi e “opera le meraviglie del Suo Amore”

Con il salmo preghiamo: “Mostraci, Signore, il sentiero della vita.”

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