A TUTTI CARI GABICCESI,
è Pasqua, la sera di quel primo giorno della settimana Gesù risorto entra nella casa in cui i discepoli si trovavano a porte chiuse “per paura…”: a tutti augura la pace , per tutti viene offerta la certezza che il male, la morte è vinta, a tutti viene chiesto il compito di portare sino agli estremi confini della terra la gioia di questa esperienza.
Permettetemi di esservi vicino in questi giorni con lo stesso augurio: permettetemi di entrare nelle vostre case, in questi giorni a porte chiuse, per condividere con voi la Pasqua del Signore risorto.
La Pace: la certezza di essere amati anche in una situazione come questa. L’esperienza ci sta insegnando tante cose da non disperdere. Imparare significa lasciarsi amare da qualcuno
Il male, la morte è vinta: anche davanti al dramma di tante vite stroncate dal virus che ci ha infettato in questi giorni, al dolore del distacco da tanti affetti cari, la certezza che i nostri cari non li abbiamo persi. La loro presenza continua in quella comunione dei santi ed è lì come invito ad amare la vita comunque e sempre, destinata a grandi cose e un giorno a ricongiungersi in quella gioia che non avrà mai fine. La morte è vinta! Quante testimonianze di carità e di amore che stanno vincendo l’egoismo e fanno sperimentare ” la convenienza” dell’uomo nuovo trasfigurato dal Sacrificio di Gesù.
Portare agli estremi confini del mondo questa vittoria. Continuare a vivere nel tempo che ci sarà dato, la certezza del bene che stiamo sperimentando per un mondo più umano, in noi, nelle nostre famiglie, nella nostra comunità, nel mondo intero.
Buona Pasqua
Don Mario