OMELIA VI DOMENICA DI PASQUA

Anno B

LETTURE: At 10, 25-27. 34-35. 44-48; Sal 97; 1 Gv 4, 7-10; Gv 15, 9-17

 

Oggi da noi si celebra la S. Messa di prima Comunione di 29 nostri Bambini, una grande grazia per tutti, ma soprattutto per le Famiglie a cui il Signore torna con una grossa provocazione, richiamandoci tutti al vero senso della Paternità/maternità spirituale che nel Vangelo fonda e da diritto anche alla paternità/maternità carnale.

La liturgia parla  d’Amore: “Carissimi, amiamoci gli uni gli altri,”” Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. “, non però un semplice “vogliamoci bene” ma un “come io ho amato Voi”. C’è un termine di paragone. E come Lui ha amato noi: “ ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati”. La parola Amore dunque come la Parola Croce, come la Parola Sacrificio.

Per un papà, per una mamma sin dove arriva la Parola Croce, la Parola Sacrificio nei riguardi dei loro figli?  E’certo che nessuno di loro censurerà queste due parole, anzi…”Nessuno ha un amore più grande di questo, dare la vita….”, ma per ottenere che cosa “Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” oppure “perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”, perché “facciano molto frutto”

Vita, Gioia… parole che vanno approfondite, guai a ridurle a un modo di dire, a un sentimento..

Vita. È solo  “carne e sangue” o anche “Ideale” con la I maiuscola. Quanto lavoro vedo nei genitori, perché carne e sangue crescano senza problemi… ma, mi domando, la stessa preoccupazione è per L’Ideale, quello che da consistenza a tutti i piccoli ideali, scuola, sport, lavoro, amici….?

L’Eucaristia Domenicale a cui questi nostri Bambini sono chiamati e da oggi con particolare regolarità, , come del resto,  ogni Cristiano è per far “comunione” con Gesù, L’Amore per eccellenza, è per diventare come Lui capace di dare la vita perché “abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. Tutto cresca, senza dimenticare nulla dell’uomo. Un Padre e una Madre non può, se ama, non dare la vita  perché il vero Ideale sia riconosciuto e abbracciato dai propri figli.

Il culto Cristiano, è l’amore come Lui ci ha amati, si va a Messa per fare “comunione con Lui sino a diventare UNO con Lui, perché, come dice Paolo, non sia più io che vivo ma Cristo in me, e quindi sia Lui in me capace di amare come ama Lui attraverso di me.

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