OMELIA XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Anno A

LETTURE: Ger 20, 7-9Sal 62; Rm 12,1-2; Mt 16,21-27

Ci è sempre stato detto che il Cristianesimo è un incontro, dove tutto accade perché da quell’esperienza promana  un fascino, una bellezza per cui vale la pena lasciare tutto. Ma il profeta oggi è come se maledisse  quell’incontro: “Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre; mi hai fatto violenza e hai prevalso”.

In quel momento in cui tutto questo è accaduto si è verificato un inganno, ti sei comportato come uno che imbroglia un inesperto.

rimanere fedele a questa “seduzione”,  è un dramma quotidiano:

“Sono diventato oggetto di derisione ogni giorno”;
ognuno si beffa di me E allora se questa è la strada : Mi dicevo:   «Non penserò più a lui,
non parlerò più nel suo nome!»..” Voglio cancellare dalla mia vita quanto accaduto”

Ma è stata una seduzione o quell’incontro ha posto un’altra logica nella vita?

è proprio possibile che questo debba accadere? E se deve accadere è dentro la bellezza e l’approfondimento dell’esperienza che si sta vivendo, o è tutto un inganno?

L’Amore non è un sentimento e basta, è il dono di sé, e in questo dono sta tutta l’offerta della propria vita perché il rapporto iniziato porti a compimento la promessa che contiene, e questo è un lavoro, è un sacrificio. Chiediamolo ad un vero innamorato che cosa non farebbe per la persona amata, perché essa sia e continui ad essere quella che ha affascinato il suo cuore. Che cosa non farebbe un Padre o una madre per la grandezza del proprio Figlio in nome dell’amore che li unisce!  E allora capiamo la finale… il sussulto del profeta, che dopo un attimo di smarrimento grida: “Ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente, trattenuto nelle mie ossa;  mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo. “

E’ così grande l’amore che mi hai dato che non posso mortificarlo per nessun motivo: Se non capisco la fatica che mi è chiesto per esaltarlo, direbbe Gesù oggi a Pietro  “«Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». Se non capisco la logica dell’amore, non posso capire la logica dell’incontro.

Perdere la propria vita, per salvarla … è accogliere la fatica che un amore incontrato chiede, perché possa trovare spazio in me, ed esaltare il mio essere.

 

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