OMELIA II DOMENICA DI QUARESIMA

ANNO – A
(Domenica della Trasfigurazione)  LETTURE: Gn 12,1-4a; Sal 32; 2 Tm 1,8b-10; Mt 17,1-9

 

Anche in questa domenica la nostra attenzione ritorna a quel Battesimo che la liturgia vuol farci rivivere in questa quaresima.

Domenica della trasfigurazione: potremmo dire subito prendendo spunto da questo episodio della vita di Gesù,  che il Battesimo ci trasfigura, ci da una natura nuova, quella divina, ci rende figli di Dio, Fratelli di Gesù Cristo.

Una natura nuova, espressa nel rito del Battesimo dal segno della veste bianca. Una natura nuova per essere a nostra volta Cristo nel mondo, e con la nostra personale vocazione indicare la bellezza dell’appartenere a Lui. Chi incontra noi, dovrebbe incontrare il fascino di  Cristo e come Pietro esclamare: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». “ Signore vivere come questa gente, con questa gente …. è bello, conviene …!”

Ecco l’espressione con cui questo segno ci è stato consegnato: “Questa veste bianca
sia segno della tua nuova dignità: aiutato dalle parole e dall’esempio dei tuoi cari,
portala senza macchia per la vita eterna.

Questa è la nostra nuova condizione. Ma questa natura nuova ci è donata in seme; per portare a compimento il compito ricevuto, chiede una crescita nei termini visti la scorsa settimana: giudizio e libertà, chiede l’obbedienza ad un metodo, chiede un lavoro: L’esempio oggi  offerto è Abramo: Uscire da sé stessi, lasciarsi condurre da un Altro, solo così “ in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra”. Attraverso di te arriverà ad ogni uomo la Salvezza della Pasqua.

 

Anche San Paolo nel breve brano odierno ci parla di una vita trasfigurata “Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia.”

Questa Santità, questa trasfigurazione della nostra vita, non è  prima di tutto l frutto di un nostro sforzo,  ma un lasciarsi amare da Lui. Come è illuminante il gesto del Battesimo ricevuto prima dell’uso della ragione:  è Lui che ci ha scelti, prima ancora che noi lo sapessimo …

Se riflettessimo su questa verità … !  E’ la legge della vita: Siamo nati non per nostra scelta, siamo stati inseriti in un  particolare contesto non per nostra scelta, ci sono state offerte tante cose per crescere e non per nostra scelta …  Tutto ha inizio da un dono,  tutto dovrebbe essere stupore. Sappiamo comunque che diventando adulti è necessario compiere il passo dell’adulto, riconoscere, accogliere nella gratitudine, porsi nella condizione di far crescere il dono che per amore ci è stato offerto.

 

Se avessimo potuto celebrare oggi l’Eucaristia, ai nostri ragazzi  che riceveranno la S. Cresima avremmo nuovamente offerto questa “veste bianca” accompagnata da una piccola Icona con il Vangelo delle Beatitudini.  Ecco la vita nuova, vivere la tensione che queste Parole indicano  e con la grazia dei Sacramenti, con la grazia della vita della Chiesa renderle adulte, realtà. “Felice … !”

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