(Anno B)
LETTURE: At 4,8-12; Sal 117; 1 Gv 3,1-2; Gv 10,11-18
Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo.
Così Pietro nel libro degli Atti.
Perché è stata scartata?, Perché non corrispondeva al buon progetto dei costruttori. Si è preferito altro! Altro che sembrava più pertinente, che sembrava più potente… lo si è fatto allora, si continua a farlo oggi, purtroppo, nelle scelte fondamentali della vita…. ma la storia ne ha rivelato tutta la caducità e continua a rivelarla.
Ciò che è stoltezza per gli uomini, al contrario è sapienza per Dio. Sta qui il coraggio di verificare e di giudicare. Se ne avessimo la voglia e la capacità ci accorgeremmo che tutte le proposte che anteponiamo e che cerchiamo in altre “pietre”, sono “mercenarie”
Il mondo non da la vita per noi. Al contrario chiede di sacrificare la nostra vita ai suoi “idoli”
Ma perché questa “pietra” è angolare, è capace di basamento, di fondamento della costruzione della nostra vita?
Ecco i verbi del Vangelo di oggi: perché…
da la propria vita… non fugge, non rapisce, non disperde
conosce le sue pecore, tutte, nessuna esclusa, vuole guidarle, parla al loro cuore, ed esse ascoltano la sua voce, lo seguono, le raduna in unità.
Chi ama la vita, non può che affidarla ad uno così.
La traduzione corrente del Vangelo odierno, parla di Buon Pastore, La traduzione letterale parla di Pastore bello, Pastore affascinante che è tale perché entra il rapporto con l’intimo dell’uomo. E’ un rapporto così profondo che lo abbraccia nella sua interezza e da la vita per corrispondere ai suoi veri desideri. Da la vita per innalzarlo alla dignità più grande che esista, quella di Figlio di Dio: “Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!” ci ha ricordato S. Giovanni.
Se questa “condizione” è una grande grazia, oggi, cosa sarà un giorno quando ci sarà fatta conoscere in tutta la sua grandezza e profondità?!