Anno B
LETTURE: Lv 13,1-2.45-46; Sal 31; 1 Cor 10,31-11,1; Mc 1,40-45
Se Vuoi…! E’ la coscienza di chi capisce che la salvezza c’è, ma non è un diritto, è un dono, e solo colui che lo sa apprezzare ne sarà il destinatario.
Nella Figura del lebbroso c’è il simbolo dell’uomo che la società emargina, esclude dalla comunità, perché porta su di sé e dentro di sé i segni di una esperienza di degrado, che rendono alle volte oggettivamente pericolosa la sua stessa presenza… può contagiare….!
Anche di un uomo così, Gesù non ha paura: “lo tocca”e lo risana. “Lo voglio sii purificato!”: Nessuno, chiunque esso sia, è escluso dal suo abbraccio.
Oggi è la giornata del malato, di un essere che sembra essere un peso per una società dell’efficienza, che spreca energie per chi deve affacciarsi alla vita… La falsa pietà del ben pensante ha deciso, per il suo bene, di escluderlo dalla vita…. Certo “rispettando la sua libertà” gli offre il consiglio e la terapia per la buona morte….Siamo tornati indietro di tremila anni quando la legislazione ebraica condannava questi malati incurabili ad uscire dal mondo per lasciarsi morire. Oggi è cambiata la forma, ma non la sostanza.
Gesù è venuto per portare a compimento l’umanità anche di un uomo così e lo fa “toccandolo”, toccando l’intoccabile. Abbracciarlo per riportarlo nel luogo che lo fa sentire uomo, ridandogli la sua grande dignità.
E’ bello scoprire nella Chiesa le tante associazioni, i tanti singoli fedeli che ripetono nel nascondimento questo abbraccio di Cristo. Perché nessuno sia solo nel suo dolore. Insieme tutto diventa grazia, come la croce diventa resurrezione.
I Santi l’hanno capito così bene tutto questo che non hanno avuto paura a fondare e a sostenere opere, con ingenti risorse, che accolgono gli ultimi e danno loro l’unica medicina che conta l’Abbraccio di Gesù.
Da San Camillo de Lellis a Madre Teresa di Calcutta, simbolo di tutti quegli uomini e quelle donne,tanti, che hanno lasciato tutto per essere questa icona di Gesù.