OMELIA IV DOMENICA DI AVVENTO

Anno

LETTURE: 2 Sam 7,1-5.8b-12.14a.16; Sal 88; Rm 16,25-27; Lc 1,26-38

 

Noi, uomini religiosi, vorremmo fare tante cose per Dio per ringraziarlo di tutto ciò che ci offre, sempre ogni giorno. Davide gli vuole addirittura costruire un tempio al termine di fortunate campagne che consolidano il suo regno. Dio gli ricorda che apprezza questo suo gesto, ma non dimentichi che è Lui l’autore di ogni realtà che da gloria al Suo nome. “Io costruirò a te una casa”… Se sarai obbediente Io farò di Te e della tua discendenza il luogo dove Dio abita e può essere incontrato.

Il Mistero  “avvolto nel silenzio per secoli eterni,”  Oggi si rende evidente nel seno della Vergine Maria.

Il Mistero  “avvolto nel silenzio per secoli eterni,”  Oggi si rende evidente nella vita di ogni Cristiano che sa dire il  suo “Eccomi”.   In questa risposta si rende presente tutta quell’umanità nuova che cambia la vita e rende incontrabile al fratello Il Cristo che salva.

Vorrei che in questi giorni avessimo la grazia di leggere tante esperienze che traducono  la verità di questa affermazione.  Santi di tutti i tempi, fratelli che vivono accanto a noi e che per grazia s’accorgono  che l’Avvenimento di  Nazareth e di Betlemme si rinnova oggi, adesso,  perché ora è necessaria la salvezza.

E’ un mistero che è stato avvolto nel silenzio per secoli e può svelarsi solo a chi recupera questa dimensione.  Il silenzio davanti al presepe…il silenzio davanti alla vita che provoca e invita noi, che vorremmo costruire grandi templi a Dio, a lasciarsi condurre e a godere  della salvezza che è lì anche per noi, oggi.

Buon Natale,  Felice incontro con la Salvezza che Dio oggi compie in me.

 

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