OMELIA XIX DEL TEMPO ORDINARIO

Anno A

LETTURE: 1 Re 19,9a.11-13a; Sal 84; Rm 9,1-5; Mt 14,22-33

 

Il profeta Elia Sperimenta la presenza di Dio: “nel sussurro di una brezza leggera”

Pietro e gli Apostoli  al contrario, nella furia di una tempesta:  Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». 

Due situazioni completamente diverse, due momenti in cui bisogna avere lo Spirito pronto per riconoscere presente il Mistero che opera nella nostra vita.

Il tempo delle ferie sembra essere per molti di noi il momento di riconoscerlo “ nel sussurro di una brezza leggera”. 

Già la festa della trasfigurazione ci ha dato l’occasione per questa riflessione che vogliamo riprendere per chi è arrivato in questi giorni.

Sei Uscito dalla vita quotidiana per venire qui non per vivere una parentesi  ma per fare un’esperienza diversa della presenza di Dio nella tua vita, Un tempo privilegiato:  «Esci e fèrmati sul monte alla presenza del Signore».

Un’esperienza che vuole confermarti nella fede in Lui e darti la certezza che Egli è con te anche nei momenti faticosi. Elia sta fuggendo dalla regina Gezzabele che vuole ucciderlo, Noi per  stare al Vangelo di oggi, forse per fuggire  dalle tempeste di ogni genere che durante l’anno si sono abbattute su di noi, per ritrovare pace e tranquillità almeno per qualche giorno  ( Così ci esprimiamo).

Pace e tranquillità per il mondo è evasione, per il Cristiano è ritornare all’origine è riscoprire l’essenziale che lo fa stare in piedi e gli permette di agire senza andare a fondo.

A Costo di ripetermi vorrei augurare a tutti questa esperienza:

Fermatevi, Fate silenzio in questi giorni di fronte ai segni della realtà e scoprite in essa quella presenza che cammina con noi e che  spesso, per  distrazione, dimentichiamo.

E allora ripetiamoci per confermarci:  «Coraggio, sono io, non abbiate paura

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