LA PAROLA DELLA DOMENICA (V DOMENICA DI PASQUA)

Anno A

LETTURE: At 6, 1-7; Sal 32; 1 Pt 2,4-9; Gv 14,1-1

 

“Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.”

Ancora una volta la Pasqua proclama la nostra nuova identità che il Battesimo inserendoci in Cristo ci ha comunicato. Non  una semplice bravura ma un compito,
Stirpe Eletta
Sacerdozio regale 

Nazione Santa,

Perché proclami le opere ammirevoli di Lui.

 

La Missione è il compito per cui siamo stati scelti (Stirpe eletta). Nella Missione noi siamo Sacerdoti e re, difendiamo l’uomo dal suo nemico mortale il demonio, e indichiamo a Lui la strada per essere un’offerta gradita a Dio, questo non con un discorso ma con la vita (Nazione Santa).

 

La scelta dei Diaconi ci ricorda che questa “vita” è la Carità, essa ci  inserisce profondamente in Dio, La Carità per eccellenza, la natura stessa di Dio, e ci porta, sempre con la vita, ad essere come Gesù Via, Verità e vita. Chi ha visto Gesù, ha visto il Padre, chi vede Gesù oggi, la comunità dei credenti risorti, vede Gesù e in Lui il Padre.

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