OMELIA XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO


NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
RE DELL’UNIVERSO      
Anno B – Solennità
 
LETTURE: Dn 7,13-14; Sal 92; Ap 1,5-8; Gv 18,33b-37

 

Chiudiamo l’anno liturgico con questa grande solennità e con il dono della Madonna pellegrina di Fatima tra noi.

Potremmo subito dire che il compito di Maria in tutte le sue apparizioni è quello di riaffermare la regalità, la centralità di Cristo nella vita dei singoli e delle Nazioni perché ci sia la “pace”.

La Pace, non una semplice assenza di guerra, ma la certezza di essere amati in ogni circostanza, soprattutto nei momenti più duri della vita: lasciarlo entrare nelle nostre personali esperienze come la realtà più cara che ci riconduce al Padre.

Leggiamo nel documento della Congregazione della fede:

“Apparizioni e segni soprannaturali punteggiano la storia, entrano nel vivo delle vicende umane e accompagnano il cammino del mondo, sorprendendo credenti e non credenti. Queste manifestazioni, che non possono contraddire il contenuto della fede, devono convergere verso l’oggetto centrale dell’annuncio di Cristo: l’amore del Padre che suscita negli uomini la conversione e dona la grazia per abbandonarsi a Lui con devozione filiale. Tale è anche il messaggio di Fatima che, con l’accorato appello alla conversione e alla penitenza, sospinge in realtà al cuore del Vangelo. “

Ancora il documento di cui sopra:

“Fatima è senza dubbio la più profetica delle apparizioni moderne… (Queste apparizioni) riguardano anzitutto la spaventosa visione dell’inferno, la devozione al Cuore Immacolato di Maria, la seconda guerra mondiale, e poi la previsione dei danni immani che la Russia, nella sua defezione dalla fede cristiana e nell’adesione al totalitarismo comunista, avrebbe recato all’umanità. “

I fatti storici, a cui Maria si appella, sono certamente, avvenimenti del passato. Ciò non toglie che siano lì per ricordarci cosa produce il “regno dell’uomo”.  La storia è maestra di vita… Rimettere a posto le cose perché l’uomo viva e cresca secondo il progetto di Dio.  Così si esprimeva il Card. Ratzinger:

“Il Cuore aperto a Dio, purificato dalla contemplazione di Dio è più forte dei fucili e delle armi di ogni specie. Il fiat di Maria, la parola del suo cuore, ha cambiato la storia del mondo, perché essa ha introdotto in questo mondo il Salvatore. Grazie a questo         « Sì » Dio poteva diventare uomo nel nostro spazio e tale ora rimane per sempre. Il maligno ha potere in questo mondo, lo vediamo e lo sperimentiamo continuamente; egli ha potere, perché la nostra libertà si lascia continuamente distogliere da Dio. Ma da quando Dio stesso ha un cuore umano ed ha così rivolto la libertà dell’uomo verso il bene, verso Dio, la libertà per il male non ha più l’ultima parola. Da allora vale la parola: «Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo» (Gv 16, 33). Il messaggio di Fatima ci invita ad affidarci a questa promessa”.

La vittoria di Cristo, la contempliamo guardando alla Croce: Essa è frutto di obbedienza all’amore del Padre, per questo è diventata resurrezione: “A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.”

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