OMELIA I DOMENICA DI AVVENTO

Anno A

LETTURE: Is 2,1-5; Sal 121; Rm 13,11-14; Mt 24,37-44

Si inizia un anno nuovo. significativa questa poesia di Montale: varrebbe la pena soffermarci un attimo per meditarla insieme. Parole che spiegano con forza la preoccupazione della liturgia odierna.

Prima del viaggio
Prima del viaggio si scrutano gli orari,
le coincidenze, le soste, le pernottazioni
e le prenotazioni (di camere con bagno
o doccia, a un letto o due o addirittura un flat);
si consultano
le guide Hachette e quelle dei musei,
si scambiano valute, si dividono
franchi da escudos, rubli da copechi;
prima del viaggio si informa
qualche amico o parente,  si controllano
valigie e passaporti, si completa
il corredo, si acquista un supplemento
di lamette da barba, eventualmente
si dà un’occhiata al testamento, pura
scaramanzia perché i disastri aerei
in percentuale sono nulla;
prima
del viaggio si è tranquilli ma si sospetta che
il saggio non si muova e che il piacere
di ritornare costi uno sproposito.
E poi si parte e tutto è OK e tutto
è per il meglio e inutile.

E ora che ne sarà
del mio viaggio?
Troppo accuratamente l’ho studiato
senza saperne nulla.
Un imprevisto
è la sola speranza. Ma mi dicono
che è una stoltezza dirselo.
(Eugenio Montale,).

“Un imprevisto è la sola speranza. Ma mi dicono che è una stoltezza dirselo”

Si. Riparte, del resto, non si può fare a meno, il tempo scorre e si rischia di continuare con i propri progetti, la vita programmata in tutti suoi particolari, ogni giorno lo stesso, niente di nuovo sotto il cielo…. E che capiti un imprevisto, è stoltezza a dirselo, Invece,sarà proprio questo imprevisto, riconosciuto che potrà ribaltare la situazione, darle un contenuto nuovo: “tenetevi pronti, aspettatelo siate accorti”. L’autore riguardando alla sua vita ci implora di non fare lo stesso errore.

Il Signore viene, ha un metodo, quello di non anticipare l’annuncio del Suo arrivo: Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà”, ogni momento è buono, riconoscerlo, stupirsi, può essere l’occasione per l’inizio di una vita nuova. Ecco la testimonianza di un giovane (tale soprattutto nello spirito); “Dalla mia esperienza posso dire che la mia vita è stata tutta un imprevisto: a partire da quando ho conosciuto per la prima volta le mie/i miei compagni di classe, l’esperienza fantastica del Portico, le vacanzine, il pianoforte, la famiglia; insomma ogni giorno scopro sempre qualcosa di nuovo anche se faccio sempre le stesse cose e questo rende la mia vita un interminabile bellissimo imprevisto.I grandi Santi nascono da un imprevisto, potremmo verificarlo scorrendo la vita di tanti di loro, a cominciare da Paolo, sulla via di Damasco … a Francesco nel sogno di Spoleto… a San Carlo Borromeo, la morte del fratello… S. Ignazio a Pamplona… San Camillo la malattia che gli impediva di farsi militare…

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