OMELIA V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Anno A      LETTURE: Is 58,7-10; Sal 111; 1 Cor 2,1-5; Mt 5,13-16

 

 

“Voi siete il sale della terra; …   Voi siete la luce del mondo;”

 

Non una bravura “sala” od è ”luce del mondo,  ma solo una passione che emerge da tutti i pori della pelle, comunica.

Non à la dirittura morale che affascina, ma l’amore per un grande ideale che mette tutta la vita in movimento.

 

Diceva un grande educatore: «Il cristianesimo si comunica per invidia: vedendo che la vita cristiana è più piena, la si desidera».
Tutte queste espressioni rimandano prima di tutto ad una “vita” che ha al suo centro la Carità, così la prima lettura del profeta Isaia.

 

Nella tradizione Cristiana colpisce sempre un Santo, un popolo, un’epoca, che ha testimoniato L’amore di Dio attraverso l’amore al prossimo, dilatando la fede in opere di carità che creano storia, che incidono nella cultura di un popolo, che richiamano anche i lontani. Gli esempi in questo campo si sprecano e la Chiesa , nonostante i peccati dei suoi adepti, continua a sfidare il mondo perché nessun uomo si trovi emarginato.

 

Chi ha studiato la storia non ideologicamente, riconosce come nello scorrere degli anni, La Carità sia sempre stato il distintivo del vero cristiano.  Per questo potremmo dire il Cristianesimo a differenza di altre ideologie, non è morto, anzi si è dilatato. Rispondendo ai  bisogni emergenti, ha saputo umanizzare e porre i fondamenti su cui ancora oggi si basa il vivere quotidiano di una civiltà che per questo non può che essere chiamata “Cristiana”

 

Il lavoro, che per opera dei monaci, diventa l’Opus Dei: ciò che apparteneva per consuetudine al compito dello schiavo, diventa l’espressione più alta dell’uomo libero. Le corporazioni di arte e mestiere del medio evo sino all’opera del movimento cattolico nel periodo della industrializzazione a seguito della grande enciclica “Rerum Novarum” di Leone XIII, ne sono testimonianza viva.

 

La scuola, che trova sempre nei monasteri il suo punto di riferimento, valorizzando l’antico si scopre  il nuovo con la nascita delle Università. I grandi ordini religiosi tutti dediti all’educazione della gioventù. Asili, scuole che ancor oggi sono sparsi e presenti nei nostri paesi.
La sofferenza che trova nei grandi ordini ospedalieri, la nascita di un modo nuovo per curare l’infermo, riconosciuto e trattato come il segno visibile del Cristo sofferente.

 

E, potremmo continuare guardando all’oggi,  dove nessuna politica è capace di sostituire la carità che nasce dall’appartenere a Cristo. Dove qualsiasi struttura, anche la più perfetta, rimane fredda se non è vivificata da un cuore che ha incontrato Cristo.

 

Anche San Paolo oggi sembra confermare il nostro tema: dice con parole semplici la realtà della sua evangelizzazione: non un discorso pur ricco di contenuti, ma la testimonianza di Cristo e di Cristo Crocefisso,  confermata dallo Spirito, cioè dall’Amore

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi.