OMELIA DOMENICA DOPO PENTECOSTE – SANTISSIMA TRINITÀ

Anno C – Solennità

  

LETTURE: Pro 8, 22-31; Sal 8; Rm 5, 1-5; Gv 16, 12-15

 

Tutta la liturgia odierna è un inno al Dio, Trino ed Unico, che ci testimonia nel suo agire, il meraviglioso progetto, da sempre pensato, sin dai secoli eterni, per la nostra grandezza.

 


O Signore nostro Dio, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.

Tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.

 

Tutto questo ancora per dirci una cosa che troppo spesso dimentichiamo: la nostra “dignità” dipende dal Dio che adoriamo, dal Dio che riconosciamo  come risposta alle attese del nostro cuore.

 

C’è una grande confusione spesso tra noi che si traduce in una frase trabocchetto: “Dio è l’Essere uguale per tutti, in fondo ogni religione si equivale, basta comportarsi bene”. Ma la parola “DIO” è un nome comune bisogna aggiungergli sempre il nome proprio. Il Dio di Gesù Cristo, il Dio di Maometto, il Dio denaro, il Dio piacere….  E’ per tutti chiaro che accogliere il Dio di Gesù Cristo è estremamente diverso che accogliere nella nostra vita come dimensione che la definisce il Dio denaro….

 

Chi è allora il Dio di Gesù Cristo? Il Dio che Egli ci ha fatto conoscere e nell’incontro con Lui ci ha fatto sperimentare?.   Dovrebbe essere il Dio che ogni domenica nella celebrazione  dell’Eucaristia fa capace la nostra vita di bellezza e profondità.. Dio è Dio  solo quando è in grado di rendere l’uomo più uomo. Il Dio Cristiano noi lo riteniamo l’unico vero Dio perché ci ha promesso addirittura che diventeremo come Lui, e nel Figlio si è incarnato, semplicemente per  camminare con noi verso quella meta, rendendo sicuri i nostri passi.

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