OMELIA III DOMENICA DI AVVENTO

III DOMENICA DI AVVENTO
Anno B

LETTURE: Is 61,1-2.10-11; Lc 1,46-54; 1 Ts 5,16-24; Gv 1,6-8.19-28

 

Rallegratevi sempre nel Signore:
ve lo ripeto, rallegratevi,
il Signore è vicino.

E’ questo l’invito che caratterizza oggi la liturgia, che indossa il colore rosaceo, per sottolinearlo maggiormente. Ma per fare questa esperienza bisogna essere  della categoria dei “miseri”  “mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri,”   se non si appartiene a questa categoria  non si può celebrare il Natale, Lui viene “a salvare” e solo chi percepisce di essere in pericolo può lasciarsi salvare. Per gli altri non è possibile. Chi si sente già salvo, chi cerca le risposte altrove non può riconoscere in Gesù il Salvatore, ecco perché anche oggi Paolo ci invita ad un giudizio:  “Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male.” E, nel Vangelo,  nella figura di Giovanni Battista, a tradurre questo giudizio in testimonianza, con la nostra vita dire a tutti dove è il luogo della salvezza.

Giudizio e Testimonianza due parole che in questi giorni acquistano un grosso spessore di fronte ad un mondo che ha smarrito il senso del Natale e si sente sufficientemente a posto,

I gesti che vivremo, la carità che condivideremo non siano per onorare la tradizione, ma siano pedagogici, Ci aiutino a guardare alla verità dell’umano che è in noi e attorno a noi, ci aiutino a capire che  solo la vera carità verso noi stessi e verso il mondo, a cominciare dai nostri familiari, è la legge che Gesù ci testimonia. Solo l’Amore di un Dio salva, e solo ogni stilla di questo Amore che attraverso noi arriva al mondo intero fa del Natale un’esperienza di vera gioia

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