Anno A
LETTURE: Is 55,10-11; Sal 64; Rm 8,18-23; Mt 13,1-23
E’ Gesù stesso che spiega la parabola del Seminatore, ma ciò che colpisce la nostra riflessione sono I versetti che parlano del perché Egli parla in parabole.
La parabola esige il lavoro della libertà e il cuore semplice di cui parlava il Vangelo di domenica scorsa. Gesù è rispettoso della libertà di chi lo vuol seguire, nulla è imposto, tutto è proposto. Solo chi lo riconosce come la sorgente del proprio Io, comincia ad essere il terreno che sa accogliere il seme della sua Parola. Più questo terreno è lavorato, più l’esperienza Cristiana è matura, più ci s’accorge del dono che si sta ricevendo.
Il profeta ci ricorda che nessuno che incontra il Signore può rimanere come prima, o Accoglie e allora inizia la grande avventura, o rifiuta, una scelta che anch’essa segnerà la vita, ma in negativo.