LA PAROLA DELLA DOMENICA (VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO)

VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Anno A

LETTURE: Is 49,14-15; Sal 61; 1 Cor 4,1-5; Mt 6,24-34

E’ la domenica che precede il grande tempo quaresimale, dalla liturgia possiamo prendere alcuni spunti per allargare il cuore e renderlo capace di accogliere il grande dono sacramentale che ci sta davanti.

Imparare a servire il Signore, come Il Signore della nostra vita.

Perché affannarsi c’è Lui. Ascolto, preghiera, Digiuno, saranno quegli strumenti che ci aiuteranno ad uscire dal nostro IO, per abbandonarci a Lui. Entrare nel clima del deserto  abbandonando tutto, portando solo l’essenziale per sperimentare  che Egli, Il Signore non ci abbandona mai. “Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?”

Frutto di questo cammino sarà la carità. Una apertura al mondo , un usare i doni ricevuti come buon amministratore, perché la vita ridiventi ogni giorno sempre più capace di quella natura nuova, ricevuta nel Battesimo, di cui ci parlava la liturgia della domenica trascorsa. “Voi sarete santi, perché Io, il Signore sono Santo”

 

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