OMELIA III DOMENICA DI PASQUA

Anno C

LETTURE: At 5, 27b-32. 40b-41; Sal 29; Ap 5, 11-14; Gv 21, 1-19

La vita con i suoi ritmi rischia spesso di portarci a dimenticare quanto abbiamo sperimentato come fondamentale per la nostra vita e per la quale abbiamo anche pagato qualche volta di persona per non tradire ciò che abbiamo incontrato e sperimentato.

Quegli stessi apostoli che di fronte al Sinedrio hanno saputo “rendere ragione della speranza che era in loro” e accettano anche per essa la fustigazione, sembrano essere provati da un fatto, il fallimento di una esperienza di lavoro, hanno faticato tutta la notte e non hanno pescato nulla. Gesù risorto appare loro di nuovo e, come abbiamo letto, la situazione cambia radicalmente. Una pesca abbondante e insperata.

L’esperienza dei discepoli, è purtroppo quella di ogni uomo, di noi tutti, il nostro limite ci porta spesso allo scoraggiamento alla dimenticanza che siamo figli di un Risorto, ecco perché abbiamo bisogno di continuare a sperimentare questo fatto. Nell’Eucaristia domenicale accade questo, in questo incontro settimanale ciascuno di noi può rincontrare il Cristo risorto riascoltare la Sua Parola e spezzare il Pane con Lui. La Messa domenicale, il momento in cui la comunità, sin dagli inizi ha sperimentato la presenza del Cristo risorto, diventa così fondamentale, non per assolvere un precetto, ma per sostenere la nostra fragilità.

Con un genere letterario proprio, l’apostolo Giovanni nel libro della Apocalisse, descrive la grande liturgia celeste di ringraziamento che si celebra davanti al Trono del Vegliardo, a questa liturgia si associa quella della terra, che su comando di Cristo, nella gratitudine fa memoria della Sua Pasqua: “«L’Agnello, che è stato immolato, è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione». Riscoprire l’Eucaristia domenicale, oggi che i nostri bambini ricevono per la prima volta la Santa Comunione, per viverla anche davanti all’estate che sta per cominciare…. Ecco l’impegno, il richiamo di questa domenica, perché la vittoria di Cristo, sia la nostra vittoria, perché la Pasqua cambi la nostra vita.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi.